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Qualche sera fa siamo stati molto fortunati nello scoprire, quasi per caso, al Teatro Libero di Milano lo spettacolo “Terra di Rosa” (monologo sulla tormentata ed intensa vita di Rosa Balistreri) scritto, diretto ed interpretato da Tiziana Francesca Vaccaro. Si è trattato veramente di una bella sorpresa, non solo per lo spettacolo in se, ma anche per il contesto che lo accompagnava.

Terra di Rosa difatti è presentato in questi tre giorni (l’ultima replica è tra poche ore, alle 17h00, al Teatro Libero di via Savona 10, Milano) all’interno di un programma teatrale chiamato Palco Off (ideato da Francesca Vitale), che si prefigge di portare in tour nazionale spettacoli, attori e autori della bellissima e ricca terra di Sicilia. Il programma tra l’altro regala un’esperienza che appaga tutti i sensi, con una degustazione ben curata di cibi e vini locali ed anche l’esposizione, in ogni serata, di almeno un’opera d’arte di artisti sempre dell’amata terra del sole.

Lo spettacolo di Tiziana Francesca Vaccaro, come già accennato, è un ottimo lavoro, sia per contenuto e cura della produzione, sia per l’incredibile storia che racconta. Per chi non conoscesse Rosa Balistreri, si tratta di una donna nata da umili origini in Licata nel 1927 e che nella sua vita divenne per varie vicissitudini e per una sua fortissima tenacia, una famosa cantantastorie e musicante Siciliana, nonchè vera e propria icona moderna della Sicilia, con grandi suoi estimatori quali Buttitta, Sciascia, Guttuso e Dario Fo (con chi collaborò anche in teatro per lo spettacolo Ci Ragiono e Canto nel 1966). Qui potete leggere qualcosa in più su di lei oppure ascoltare questa sua bellissima interpretazione di “Mi votu e mi rivotu” mentre leggete questo post.

L’attrice Vaccaro, nel suo monologo di poco più di un’ora, con equilibrio, attenzione ai dettagli (sia fisici che del testo) e con incondizionata passione, sa portare alla luce e farci conoscere soprattutto la donna, prima che l’icona, Balistreri, attraverso una selezione attenta di aneddoti della sua vita. Lo spettacolo cresce e coinvolge lo spettatore sempre più, prima sorprendendolo con storie di vita che (per la loro atrocità e tristessa) si desiderebbe fossero false, e poi trascinandolo emotivamente nella storia, sino ad un momento preciso (simbolicamente molto forte) dove le parole non sembrano servire più per raccontare la storia della Balistreri. Alle parole dell’attrice si sostituiscono quindi solo una serie di movimenti fisici, ripetitivi, a volte violenti, a volte sinuosi, che scandiscono le tante fasi di vita della cantastorie Sicula… in qualche modo proprio come se quei gesti fossero strofe di una canzone, melodramma di una vita vissuta sempre con ardore e desiderio di libertà.

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Se non riuscite ad andare oggi al Teatro Libero per vedere questa emozionante performance, ma vi interessa saperne di più di questo spettacolo e dell’artista, visitate il loro sito officiale: http://terradirosa.it/ – potrete quindi seguirla in qualche tappa futura.

Nel frattempo vi salutiamo, con la promessa che seguiremo al meglio l’artista Tiziana Vaccaro, che ci ha regalato proprio una bella e memorabile serata teatrale!